Il pittoresco borgo di Santa Fiora è un piccolo gioiello del Monte Amiata con l’antica chiesa delle Sante Flora e Lucilla dove è ospitata una delle raccolte di ceramiche Robbiane più importanti al mondo e il Parco della Peschiera, il giardino botanico dove nasce il fiume Fiora, nato come vivaio per l’allevamento di trote con gli Aldobrandeschi prima e con i conti Sforza-Cesarini poi.
Un tempo possedimento dell’Abbazia del Santissimo Salvatore, divenne nel XIII sec. contea della famiglia Aldobrandeschi, una delle famiglie ghibelline più potenti del medioevo per la quale la ricordò anche Dante nel VI canto del Purgatorio. Con la caduta degli Aldobrandeschi la Contea passò alla famiglia Sforza in virtù di un matrimonio combinato. A questo periodo risalgono le note ceramiche di Luca e Andrea della Robbia custodite all’interno della chiesa della Pieve delle Sante Flora e Lucilla.
Di particolare interesse è la passeggiata all’interno del Parco della Peschiera: originariamente costruito per la raccolta delle acque del fiume Fiora, divenne sotto il dominio degli Sforza, una vasca di allevamento di trote del conte. All’interno del parco merita una visita la piccola chiesa della Madonna delle Nevi, eretta sulla sorgente del Fiora e che, grazie al pavimento di vetro, offre una particolare vista sulle sorgenti del fiume.
Con la caduta del casato degli Sforza il paese scivolò nel sonno, tanto che oggi possiamo osservarlo nello splendore di 500 anni fa.