Come Raccogliere i Funghi in modo Sostenibile

Regole ed accorgimenti per raccogliere funghi in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente

In questa uscita di Amici del Bosco – Amiata con Consapevolezza il micologo Roberto Rappuoli di La Rosa Amiatina, ci espone quali sono i comportamenti da tenere nel bosco in relazioni ad uno dei suoi prodotti più importanti: i funghi.

Abbiamo approfondito la legge regionale per la raccolta nella scorsa uscita. Oggi parliamo di come vivere la raccolta in modo sostenibile e consapevole per il rispetto dell’ambiente e per la sicurezza di chi raccoglie. I funghi infatti svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere il bosco rigoglioso, sia quelli commestibili che non quindi, sapere quando e come raccoglierli ed anche quando e come lasciarli stare è primario.
Inoltre non dimentichiamo che i funghi possono essere nocivi per la salute di chi li ingerisce quindi…qualche accortezza può aiutarci ad evitare situazioni sgradite.

Tante varietà di funghi sul Monte Amiata

Parliamo di funghi. Un mondo magico quello dei funghi, che appassiona tantissime persone.

Ne esistono di molte specie ma occorre considerare solo quelle che possiamo raccogliere e mangiare. Ci sono infatti una serie di regole e modi per poter scegliere in sicurezza il tipo di fungo che decidiamo di prendere. Ci sono funghi molto buoni, altri meno e una serie di essi potenzialmente mortali.

Il Monte Amiata è un meta ambita non solo dai fungaioli più esperti, ma anche da coloro che si avvicinano a questo mondo per la prima volta; splendida montagna ricoperta di vegetazione dalla valle  fino alla vetta, presenta le condizioni climatiche giuste – umidità, temperatura e vento – per offrire tantissimi generi e specie fungine.
Prima di avventurarsi nel bosco però bisogna far riferimento a delle semplici accortezze.

Prima di partire

Partendo dai vestiti… occorre considerare che nel periodo autunnale la temperatura varia notevolmente durante l’arco della giornata.
E’ consigliato quindi utilizzare un abbigliamento così detto a cipolla.
Consigliato inoltre avere un giacchetto impermeabile, scarpe tassativamente da trekking – adatte al suolo montano, un bastone per aiutarsi a camminare, una bottiglia d’acqua, un coltellino tascabile per pulire i funghi, un cesto in vimini o un contenitore a rete in modo da favorire la dispersione delle spore e mantenere i funghi freschi.

Prima di partire controllare le condizioni metereologiche ed evitare di avventurarsi in procinto di temporali.
Per sapere come comportarsi in caso di maltempo, dai un’occhiata a questo articolo che ci da qualche dritta su come comportarsi nel caso fossimo sorpresi da un temporale durante un’escursione sul Monte Amiata.

E’ importante anche avvertire i familiari del luogo in cui si ha intenzione di andare.

Ricordiamo che tutti devono munirsi di tesserino per la raccolta fatta eccezione dei residenti, che possono raccogliere entro i limiti geografici del proprio comune. Per approfondimenti sul permesso di raccolta dei funghi sul Monte Amiata puoi approfondire qui.
Inoltre si può raccogliere solo nelle ore diurne e vanno lasciati funghi sotto una certa misura. Per approfondimenti sulla legge regionale potete leggere qui.

A questo punto siamo pronti per la raccolta.

La raccolta

Al di là della legge regionale è fondamentale tenere a mente alcuni aspetti che tutelano la salvaguardia del prodotto e del suo ambienta ma anche la nostra sicurezza e salute. Vediamo i principali.

Occorre ricordare che in natura qualsiasi genere di fungo ha la sua importanza, poniamo perciò la massima attenzione per non danneggiare anche le specie che non ci interessano.

  • Evitare assolutamente sacchetti di plastica, i quali innescano rapidi fenomeni di deperimento e fermentazione con alterazioni del prodotto raccolto.
  • Importante evitare di porre nel proprio cesto funghi commestibili con funghi di dubbia commestibilità, in quanto frammenti di questi si possono mischiare con quelli buoni provocando disturbi in alcuni casi anche gravi.
  • Possibilmente i funghi vanno puliti grossolanamente sul posto.
  • Lasciare esemplari troppo maturi o guasti, aggrediti dall’invasione di parassiti, perché potrebbero provocare disturbi enterici.
  • Lasciare integri i fughi che si reputano non commestibili.

Per le modalità di raccolta, come tenere il fungo e tirarlo puoi far riferimento alla sezione Funghi di questo articolo sui frutti del bosco.

Il ruolo dei funghi nell’ecosistema boschivo

I funghi nel bosco hanno infatti un ruolo molto importante: decompongono il legno morto, le foglie e mantengono il bosco rigoglioso. In realtà i funghi nascono per mangiare non per essere mangiati.
Detto questo viene da se la necessità di avere il massimo rispetto dell’ambiente che ci circonda, del suo ritmo biologico ed evitare atteggiamenti maldestri e inopportuni come: il continuo calpestio del suolo, la rottura accidentale di arbusti e piccole piante, il raspare il terreno con la piccozza o addirittura con rastrelli, provocano il deperimento di ecosistemi anche molto complessi.

Capita di vedere raccoglitori che con leggerezza distruggono per divertimento intere popolazioni di funghi ritenuti non commestibili causando dei seri danni all’intera flora boschiva.
Questo è il motivo per cui in altre Regioni l’autorizzazione alla raccolta viene rilasciata solo previa frequenza di un corso obbligatorio di 8 ore; a mio avviso una soluzione valida soprattutto per chi si avvicina a questo mondo per la prima volta.

Verifica del raccolto

Alla fine della giornata, col nostro paniere di funghi torniamo verso casa pregustando il piatto che potremo cucinare…”tagliatelle al misto funghi”

Questa fase è una delle più importanti: controllare sempre quello che abbiamo messo nel paniere.
Mai raccogliere funghi che non conosciamo o dei quali abbiamo dubbi.
Esistono molti funghi simili tra loro: quello buono, quello tossico e quello potenzialmente mortale.
Non diamo adito alle dicerie locali sulla commestibilità o meno dei funghi: chi non è sicuro di ciò che ha raccolto si affidi alla consulenza dei centri U.S.L che mettono a disposizione un ufficio apposito per far controllare i funghi da un micologo esperto, in modo che il nostro piatto di tagliatelle sia veramente buono ed anche commestibile!

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Roberto Rappuoli

Micologo di La Rosa Amiatina

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