Sagra del Fungo a Vivo d’Orcia e il Palio del Boscaiolo

Vivo D’Orcia è una pittoresca frazione del Comune di Castiglion d’Orcia. Si tratta della più alta località del Monte Amiata, vanta panorami unici sulla Vetta ed un ‘Castello’; si tratta di Palazzo Cervini, costruito, sull’impianto dell’antico monastero Camaldolese, ceduto nel 1538 da Papa Paolo III Farnese alla famiglia Cervini.

In questo racconto Michela, vivaiola d’origine, ci parla del Palio del Boscaiolo, un evento che la Comunità ripropone ogni anno a salvaguardia della locale tradizione dei taglialegna.

Quando si svolge

Il Palio del Boscaiolo si svolge nel mese di Ottobre, nel piccolo Borgo di Vivo d’Orcia, vestito dei colori che caratterizzano l’autunno, tra i profumi del Vino Caldo e quello delle Caldarroste.
In particolare va in scena la terza Domenica di Ottobre all’interno della Sagra del Fungo e della Castagna nota nei dintorni per la bontà dei piatti che servono.

I Rioni

Il Palio del Boscaiolo è una competizione tra i due Rioni del piccolo borgo che si sfidano nel taglio di due grossi tronchi di legna.

Il Rione Le Caselle che comprendono la parte centrale del paese fino ad arrivare alla Contea dell’ Eremo dove si trova il Castello dei Conti Cervini; Il Rione Pian delle Mura che comprende invece la parte più alta del paese fino alle ultime case che conducono verso la via del vicino borgo di Abbadia San Salvatore.

Cos’è il Palio del Boscaiolo

La prova consiste nel taglio con sega manuale dei due grossi tronchi.
Ogni Rione mette in gioco una squadra di volontari che a staffetta collaborano per tagliare il proprio tronco e realizzarne dei pezzi di misure specifiche.
Chi finisce prima però non ha necessariamente vinto… ultimata la gara infatti i concorrenti si siedono al tavolo e mentre assaporano una buona polenta calda, l’organizzazione misura i pezzi realizzati per verificarne le misure.

Vince la squadra che ha nel minor tempo ha realizzato i pezzi più precisi!

Una tradizione, non un caso

I volontari non sono scelti a caso, ma sono abitanti del proprio rione che si esercitano al taglio durante tutto l’anno; e anche il Segone – le grosse seghe utilizzate per l’evento – vengono attentamente preparate e  manutenute così da dare il meglio per l’occasione.

L’emozione della tradizione

L’emozione e la suspence che genera questa manifestazione crea nell’aria un’atmosfera magica che si riflette negli occhi dei visitatori che ogni anni accorrono all’evento.

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Michela Vagaggini

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