Il mese di ottobre sul Monte Amiata è un periodo piuttosto ricco di festività. Ogni borgo ha la sua festa di Autunno dove in primis la castagna ma anche il fungo sono protagonisti. In questo racconto si parla del borgo di Campiglia d’Orcia, della festa a tema e della valorizzazione del marrone.
La Festa del Marrone di Campiglia
Dal 1978 a Campiglia d’Orcia, il piccolo paese a metà strada tra il Monte Amiata e la Val d’Orcia, si svolge quella che per i Campigliesi è in assoluto la festa più bella: la Festa del Marrone.
Nata per volere dell’associazione Pro-Campiglia (che poi diventerà l’attuale Pro Loco), con lo scopo di valorizzare il Marrone di Campiglia, una delle castagne più pregiate del territorio, la Festa si svolge l’ultima domenica di ottobre ed è ormai uno degli appuntamenti più attesi della zona.
Le particolarità della festa
Il paese è diviso in tre rioni, Agitati, Borgassero e Dentro (rigorosamente in ordine alfabetico!) che devono sviluppare e “mettere in scena” un tema che in qualche modo racconti e valorizzi il Marrone e le tradizioni del territorio.
Il tema deve essere rigorosamente mantenuto segreto fino alla domenica della festa, quando le vie del paese si animano magicamente con scenografie, musica e performance teatrali.
Saranno le due giurie, quella speciale, nominata dai tre rioni e quella popolare, a decretare il rione vincitore. La particolarità della nostra festa è appunto che anche i visitatori sono chiamati a partecipare esprimendo il proprio voto!
Anche se la Festa del Marrone si svolge in un solo giorno, i Campigliesi sono impegnati per tutto il mese di ottobre nello sviluppo e nella realizzazione dei temi.
Non manca la gastronomia
Sicuramente, oltre alla competizione, il motivo per cui non si può assolutamente mancare alla Festa del Marrone è la gastronomia. I tre rioni organizzano stand e ristoranti dove è possibile gustare ottimi piatti della tradizione, dolci e prodotti tipici a base della regina della festa, la castagna.
Il coinvolgimento di tutti i compaesani
Ovviamente anch’io faccio parte di uno dei tre rioni ma non svelerò quale! Posso solo dire che tutti i miei compaesani partecipano attivamente alla Festa, proprio come me e, se talvolta lo spirito competitivo prevale e nasce qualche diverbio, è più importante la voglia di stare insieme e mantenere vive le tradizioni che ci legano. È anche grazie alla nostra Festa se le associazioni di volontariato, in primis la Pro Loco, della quale sono consigliera, sono molto attive nel territorio.
Racconta
Marta Ricci
Classe 1981, dopo aver viaggiato e studiato fuori, ho deciso di tornare a vivere stabilmente a Campiglia D'Orcia. Laureata in scienze dei beni storico-artistici, svolgo la professione di Guida Turistica in Provincia di Siena, in particolar modo tra la Val d'Orcia e il Monte Amiata, innamorata da sempre della mia terra, cerco di partecipare attivamente alla vita sociale del territorio, facendo parte dell'Associazione Pro Loco di Campiglia, di cui sono consigliera da due mandati.
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