Scoprire la storia di Arcidosso attraverso i suoi simboli
Un viaggio attraverso i numerosi simboli scolpiti sulle pietre del borgo in un percorso a spirale dalla base alla sommità del suo Castello.
In questo racconto, Adriano ci accompagna specificando con dettaglio dove trovare ogni simbolo che il centro storico di Arcidosso nasconde tra le sue pietre. Un modo diverso per esplorare il borgo e raggiungere il noto Castello Aldobrandesco.
Si parte dalla Porta di Mezzo
Iniziamo il percorso dalla Porta di Mezzo alla cui sinistra, su un concio del paramento murario, si legge il simbolo/firma del mastro costruttore medioevale.
Oltrepassando la porta e fatti pochi metri, ci immettiamo in Via Talassese, la via principale del Borgo antico. Qui, nel primo edificio in alto a destra, troviamo il bassorilievo rappresentante un incudine posto in questa strada delle arti e mestieri ad indicare la potente categoria dei fabbri. Proprio accanto possiamo notare un fiore della vita di memoria templare.
La Chiesa di San Leonardo
Scendendo nella piazzetta della chiesa di San Leonardo osserviamo, nella parete della canonica, il simbolo dell’Abbazia di San Salvatore che l’ha edificata. Lo stesso vale per l’intero edificio che si trova fra via Magliano e via Codaccio. Questa costruzione con architettura a filaretto medioevale, presenta alcuni simboli: croci sugli architravi delle finestre, ‘un alfa e omega’ sopra uno dei portali ed un‘iscrizione di difficile lettura su un angolo della muratura laterale.
L’Antico Spedale
Risalendo attraverso via della Voltarella, sull’ingresso a destra dell’antico spedale, troviamo scolpito l’agnello con il vessillo, simbolo di sacrificio e qui di ospitalità.
Arrivato in cima al vicolo ci immettiamo nella piazzetta Giovannini prospiciente all’omonimo palazzo rinascimentale e nell’edicola accanto alla fontana ammiriamo lo stemma della nobile famiglia con alla base il compasso che qualcuno sostiene essere un simbolo massonico.
Via Talassese
Negli architravi e in molti portali di Via Talassese, vediamo scolpite le insegne delle attività artigianali più importanti come il maniscalco, il fabbro, il calzolaio, uno stemma dei Medici Granduchi di Toscana e uno della Comunità di Arcidosso, con tanto di lapide indicativa di quello che probabilmente era l’antico edificio pubblico. A metà della direttrice, su un edificio a sinistra, in alto, una strana stella a dodici punte ci si mostra a rappresentare qualcosa di arcano e misterioso, e da qui nulla più si trova fino alla Porta Talassese in fondo a questa strada.
Porta Talassese
Qui davanti a questa Porta di ingresso al paese, in alto a destra, ci possiamo sbizzarrire a risolvere e tentare di decifrare il complicato enigma dell’iscrizione a sei caratteri.
Appena oltrepassata la Porta, sulla sinistra, si erge la romanica Chiesa di Sant’Andrea. L’edificio appare sulla cima della scalinata, addossato alle antiche mura sopra ad un costone roccioso. La sua facciata ricalca il modello di Chiesa templare con i capitelli delle lesene decorati rispettivamente con il fiore della vita e la croce patente. Sopra al portale troviamo la caratteristica lunetta ed in alto a destra una decorazione ad alveare con 13 cellette orizzontali.
La Risalita
Si risale per via Pèri.
Sopra all’arco che introduce in via Fioravantesca, nella parete dell’edificio, in alto nelle due finestre, notiamo due rappresentazioni grafiche: l’una raffigurante una croce sulla sommità di una scala e l’altra un simbolo marinaro simile ad un timone.
Oltrepassato l’arco ci troviamo nella piazzetta della casa torre dei Fioravanti da dove, per una corta scalinata, si accede al terrazzo di un edificio. Qui, nell’architrave della porta di ingresso, troviamo un altro simbolo molto particolare: una croce che schiaccia un serpente.
Da via Fioravantesca si sale verso via Pèri e ci si immette in via San Niccolò. All’inizio della via troviamo sulla destra una casa e sull’architrave di questa casa un bassorilievo che ritrae in tutta la sua forza un Bafometto di templare memoria quasi ad indicare la strada giusta per arrivare al Castello.
L’arrivo al Castello
In effetti ci siamo quasi: siamo alla base della scalinata che ci presenta, alla sommità, in tutta la sua imponenza il Castello Aldobrandesco.
Mentre affrontiamo questa salita possiamo notare nello stipite della porta di ingresso della navata destra un’altra croce patente. Arrivati così alla fine del percorso ci troviamo proprio di fronte alla torre maestra dove ci possiamo divertire ad immaginare cosa vogliano raccontarci le numerose iscrizioni che troviamo fra i conci perfettamente levigati della struttura.
Il percorso finisce qui ma il viaggio continua… dentro al Castello!
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Adriano Crescenzi
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